27 marzo 2012

Cancelli chiusi per gli agricoltori palestinesi


Quello che segue è il rapporto settimanale del rabbino Yehiel Grenimann, di Rabbis for Human Rights, sullo stato dell’agricoltura nei Territori palestinesi occupati e sulla difficile situazione dei contadini palestinesi, stretti tra l’impossibilità di accedere ai propri terreni e la crescente violenza da parte dei coloni.

26.3.2012

All’inizio del periodo dell’aratura il rabbino Yehiel Grenimann ci fornisce il suo rapporto settimanale su quanto succede in tema di diritti umani nei territori occupati. Gli agricoltori hanno necessità di accesso alle loro terre e di coordinamento con l’esercito israeliano, ma spesso le loro esigenze non vengono soddisfatte, così come anche soffrono per la continua e crescente violenza da parte dei coloni.

Area di Ramallah

Siamo stati informati che a Naalin, nonostante delle date coordinate a partire dal 25 marzo per una aratura di cinque giorni sul lato di Modiin del muro di separazione, il primo giorno i contadini sono stati rimandati indietro, e solo dopo una mediazione il giorno successivo i cancelli sono stati aperti e ad alcuni agricoltori è stato concesso di passare. I nostri contatti lì ci dicono che cinque giorni non sono sufficienti e che ad alcuni è stato comunque negato l’accesso, come pure imposte severe limitazioni alle attrezzature che era possibile trasportare – per esempio, il 26 marzo un solo trattore.

A Sinjil la data concordata per l’aratura è stata cancellata all’ultimo momento, senza alcuna spiegazione, ed una nuova data non è ancora stata annunciata.

Area di Shchem/Nablus

Il 25 marzo gli agricoltori di Burin hanno lavorato sul lato orientale della colonia di Yitzhar sotto la protezione dell’esercito. Nei pressi di Havat Gilad i giorni per l’aratura sono stati annunciati e successivamente annullati negli ultimissimi giorni, e solo il nostro intervento ha evitato un incidente tra gli agricoltori privi di protezione e gli incolleriti residenti di quell’avamposto illegale, a causa della confusione sulle date.

Nei villaggi di Ein Abus, Urif e Awwarta l’aratura è stata coordinata e procede finora senza incidenti.

Oggi, 26 marzo, si sta iniziando ad arare a Kusra, Yatma e Sawya (nei pressi degli insediamenti di Rachelim e di Migdalim. Siamo in contatto e “disponibili su chiamata” qualora vi fossero problemi in queste aree (ve ne sono stati negli anni passati, ma finora è tutto tranquillo).

La violenza dei coloni

Il 21 marzo 10 coloni mascherati hanno “rapito” a Jit un anziano agricoltore palestinese e sua moglie. Lei è riuscita a chiedere aiuto per telefono prima che questo gli venisse “confiscato” dai coloni. Secondo il rapporto che abbiamo ricevuto, il fatto è accaduto nella valle tra Kadum e Farrata. Abbiamo contattato la polizia, l’Ufficio distrettuale di coordinamento e le forze di sicurezza. Nell’incidente che ne è seguito alcuni palestinesi sono rimasti feriti ed hanno dovuto ricorrere a cure mediche. Due coloni sono stati arrestati, ma subito dopo rilasciati, ed un certo numero di palestinesi sono stati arrestati e rilasciati soltanto il giorno successivo. I nostri amici ci hanno inviato delle foto di alcune delle vittime. Per quanto ne sappiamo non vi sono accuse né indagini a carico dei coloni, che a quanto sembra hanno dato vita all’incidente.

Rapporti supplementari: Coloni armati sono entrati in un villaggio ed hanno ferito gravemente un residente. Indagheremo ulteriormente. E’ stato anche segnalato un altro episodio di sradicamento di 85 alberi. Condivideremo ulteriori informazioni in futuro se disponibili (A volte ci viene chiesto di non rendere pubblici i dettagli a causa del timore di rappresaglie da parte dei coloni). 

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2 Commenti:

Alle 28 marzo 2012 alle ore 16:08 , Blogger Il Gloglottatore ha detto...

Grazie per le notizie sempre interessanti e pronte

 
Alle 3 aprile 2012 alle ore 12:18 , Anonymous Gary78 ha detto...

E' di ieri la notizia data dal sito iNfopal secondo cui ci sarebbero stati due bambini palestinesi morti in un incendio a Gaza a causa del fatto che l'elettricità manca e sono costretti ad usare le candele, la situazione è peggiorata da due mesi a questa parte.
Intanto in Cisgiordania continua il furto dell'acqua da parte dei ocloni sionisti, quando i palestinesi cercano di avvicinarsi alel sorgenti d'acqua per irrigare i campi vengono cacciati via dai coloni spalleggiati dall'esercito.

 

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