18 luglio 2010

Nel cuore della notte.

Intorno alle 2:45 del mattino del 10 giugno scorso, soldati israeliani consegnano una citazione alla famiglia di un bambino di 7 anni residente nel villaggio di Beit Ummar, vicino a Hebron, nei Territori palestinesi occupati.

Ci svegliammo perché bussavano violentemente alla porta di casa nostra, gridando in ebraico “aprite la porta, è l’esercito israeliano” ricorda ‘Alia, la madre di M., sette anni. Mio marito andò ad aprire la porta e tre soldati israeliani irruppero in casa. Uno dei soldati, in un misto di arabo ed ebraico, chiese a mio marito di nostro figlio M., il più piccolo.

Il marito di ‘Alia informò i soldati che M. aveva sette anni, e mostrò loro il suo certificato di nascita. L’ufficiale lesse la data di nascita, 17 settembre 2002, e rise, ma gli consegnò lo stesso la citazione che “invitava” mio figlio la mattina seguente al Centro di detenzione e di interrogatorio di Etzion perché era “convocato per un interrogatorio” ricorda ‘Alia.

Il documento consegnato al marito di ‘Alia è un documento standard prestampato in ebraico e in arabo con specifici dettagli riempiti a mano in lingua ebraica. Il documento non firmato sembra essere stato emesso dall’Ufficio di coordinamento distrettuale israeliano per conto dell’esercito israeliano a Etzion. Il documento è un “invito” a M. a presentarsi al Centro Etzion per incontrare il Capitano Tamir alle due del pomeriggio di quella stessa giornata. Il Centro Etzion è un posto ben noto ai residenti del luogo come sede di interrogatori e di detenzione, situato all’interno della colonia di Gush Etzion, a metà strada tra Hebron e Betlemme, nei Tpo.

M. aveva continuato a dormire nonostante il raid notturno dell’esercito israeliano, ma la mattina successiva sua madre gli raccontò cosa era accaduto. I miei fratelli e mia madre erano sconvolti di sapere che i soldati volevano che andassi al Centro Etzion perché sono molto piccolo, ricorda M. Vado ancora in seconda elementare e dopo la pausa estiva andrò in terza. Non voglio che mio padre mi porti al Centro perché so, e sento la gente che lo dice, che è una prigione, e se vado là mi porteranno via dalla mia famiglia.

Il padre di M. quel giorno doveva visitare un parente in ospedale e non accompagnò suo figlio al centro di interrogatorio come richiesto. Ancora non so se mio padre mi porterà lì o no, si preoccupa M., la mia famiglia non sa se i soldati torneranno a casa nostra e mi chiederanno il perché non sono andato. I soldati israeliani vengono spesso nella nostra città. Sei mesi fa sono venuti e hanno arrestato mio zio, e lui è ancora in prigione. Hanno arrestato anche mio cugino, e anche lui è ancora in prigione. La prigione ha stanze circondate da sbarre e le porte sono sempre chiuse così i prigionieri non possono andarsene e restano intrappolati all’interno.

L’esercito israeliano abitualmente esegue gli arresti e notifica documenti scritti in lingua ebraica alle famiglie dei giovani palestinesi durante la notte. Nel 2009, minori sono stati arrestati tra la mezzanotte e le 4 del mattino nel 65% dei casi di cui si è occupato Defence for Children International – Palestine. I raid notturni condotti dall’esercito israeliano nei villaggi palestinesi dei territori occupati creano paura e incertezza nella popolazione locale, e in specie tra i ragazzini.

Alla fine è venuto fuori che la citazione non era destinata per il piccolo M. di sette anni, e che il nome sul documento, scritto in ebraico, era quello di un’altra persona. Sembra che l’esercito israeliano abbia consegnato la citazione nella casa sbagliata e nel villaggio sbagliato.

L'ufficio del portavoce dello Shin Bet ha detto ad Ha’aretz che il servizio di sicurezza non convoca bambini per interrogarli, che si era trattato di un errore innocente e che si scusavano per “il disagio arrecato al bambino”.

Sarà, ma a tutt’oggi la famiglia di M. non ha ricevuto alcuna spiegazione, né tanto meno scuse da parte delle autorità israeliane.

E, soprattutto, sarà anche vero che i bambini non vengono convocati per interrogatori, ma è un fatto altrettanto vero che, alla fine di maggio, i minori palestinesi di età compresa tra i 12 e i 15 anni detenuti nelle carceri israeliane erano ben 25. Ma forse sembravano più grandi…

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9 Commenti:

Alle 18 luglio 2010 alle ore 22:48 , Anonymous Andrea ha detto...

Guarda un po' nell'articolo si omette di dire che i ragazzi palestinesi vengono sistematicamente educati all'odio e alla ferocia dalla scuola materna fino al giuramento davanti al Corano e al kalashnikof, con la fascia verde dell'Islam sopra il passamontagna nero.
Chissà se voi pacifinti vi renderete mai conto di che genere di gente proteggete.

 
Alle 19 luglio 2010 alle ore 10:54 , Blogger vichi ha detto...

Non è che per intervenire ad ogni costo dovete inventarvi le cose, su ragazzi!

 
Alle 19 luglio 2010 alle ore 12:05 , Anonymous gianni saturdiello ha detto...

non è un'invenzione è vero credici e informati

 
Alle 20 luglio 2010 alle ore 01:09 , Blogger vichi ha detto...

Io leggo, mi informo e conosco, e si tratta di una falsità assoluta.

 
Alle 20 luglio 2010 alle ore 08:51 , Anonymous gianni saturdiello ha detto...

ti farò avere al più presto uno di questi testi,sono oltretutto finanziati dalla comunità europea.
Mi devi promettere però,che una volta appurata la verità farai ammenda dei tuoi errori e lo pubblicherai in questo blog.

 
Alle 22 luglio 2010 alle ore 03:16 , Blogger vichi ha detto...

Prometto e giuro! Però anche tu devi promettere che quando ti invierò le foto delle graziose giovinette israeliane che scrivono messaggini sulle bombe che, dopo poco, sarebbero state gettate su Gaza uccidendo civili inermi e innocenti, le farai stampare e le appenderai nella cameretta di tuo figlio.

 
Alle 22 luglio 2010 alle ore 08:57 , Anonymous gianni saturdiello ha detto...

ok promesso,mia figlia andrà prossimamente in Israele è appena torna ti farò avere, in qualche modo tali testi.

 
Alle 29 luglio 2010 alle ore 13:17 , Anonymous gianni saturdiello ha detto...

ma continuo a non vedere queste foto che sostieni di avere

 
Alle 31 luglio 2010 alle ore 02:25 , Blogger vichi ha detto...

http://palestinanews.blogspot.com/2008/10/come-si-educano-alla-pace-i-bambini.html

http://palestinanews.blogspot.com/2008/07/gli-ottimi-risultati-del-sistema.html

 

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